La previsione del colore
Quali sono i criteri?
Di recente abbiamo affrontato il tema del colore dell’anno e di come usare il colore negli interni: qualche elemento verso una “cultura del colore” per un uso più consapevole del colore. Abbiamo evidenziato come il colore sia uno strumento fondamentale in un progetto di interni dal momento che modifica la percezione dello spazio e agisce sulle sensazioni e sulle emozioni.
La domanda che sorge spontanea è: come si fa a prevedere il colore e con quali criteri?
Tenuto conto della “relatività” e “soggettività” del tema ci siamo chiesti: è davvero possibile identificare i trend nel colore? Se sì, come nasce la previsione dei trend?
Che cosa significa oggi parlare di “trend” nel colore
Intanto è importante definire il significato di trend, ovvero l’andamento complessivo di un fenomeno in un certo periodo di tempo. Non possiamo ancora parlare di trend quando si analizzano episodi isolati, quando si inizia il lavoro. Possiamo piuttosto dire che studiamo fenomeni che ci paiono interessanti nel contesto, analizziamo idee, ispirazioni, situazioni… ogni sorta di leggera trasformazione, di minima variazione che notiamo nella società e nei rapporti interpersonali, non importa se legati alla sfera emotiva o al modo di essere.
Per la previsione del colore bisogna essere aggiornati sulle metamorfosi che avvengono nel contesto socio-culturale, artistico-estetico, economico, socio-politico”, facendoci ispirare dal cambiamento per elaborare nuove idee e portare innovazione adeguata ai bisogni delle persone. Cominciamo a identificare una tendenza nel momento in cui un segno si rafforza, in cui un episodio si ripete, diventando un motivo ricorrente tracciabile e capace di influire sullo stile di vita e di caratterizzare lo spirito del tempo, condizionando così il panorama cromatico dell’ambiente in cui viviamo o in cui vorremmo vivere… la nostra casa per esempio, se pensiamo agli interni.
“Quando si parla di “trend scouting” nel colore, a che cosa ci si riferisce?
Previsione del colore significa restare in osservazione. Il “cacciatore di tendenze” (Cool Hunter) è una persona curiosa, attenta ai dettagli del contesto socio-culturale, soprattutto quando coglie e identifica il formarsi di nuovi comportamenti, spesso in antitesi con quelli comuni, quelli che non si uniformano alle logiche correnti, che colpiscono perché escono dagli schemi. Alcuni di questi fenomeni si propagano rapidamente diventando virali, spesso però altrettanto rapidamente potrebbero ridimensionarsi. Altri si muovo in maniera molto tranquilla, silente, come brace sotto la cenere per poi manifestarsi invece in maniera molto forte, all’improvviso.
Che cosa significa “Cool Hunting”?
“Cool Hunting” (cioè “cacciare tendenze”) significa essere consapevoli di questi mutamenti nella società e di conseguenza ottenere un grosso vantaggio competitivo: conoscere la società, capirla e in qualche modo interpretarne i bisogni. Chi ne è consapevole è in grado di gestire l’innovazione. Guardandoci attorno, analizzando quello che accade, notando ogni minima differenza che si manifesta nel quotidiano sapremo prevenire le necessità future, leggendo la richiesta di un colore che va di pari passo con l’evoluzione dello spirito del tempo.
Qualche commento sul Viva Magenta di quest’anno
Si tratta indubbiamente di un colore rivitalizzante, audace, a cavallo tra natura e tecnologia, capace sicuramente di portare conforto in un clima socio-culturale piuttosto complicato. E’ un colore positivo, vitale ed energetico. Sicuramente i prossimi anni saranno caratterizzati dai toni “presi in prestito” dalla natura, perché la natura è più che mai un’importantissima fonte di ispirazione.
Si parla sempre di più del mancato rispetto verso la natura, verso l’ambiente, del timore di avere incrinato irreparabilmente gli equilibri che le appartengono; proprio per questo guardiamo ai suoi colori con nostalgia, cerchiamo di ispirarci a lei più che nel passato quasi a volerla ricreare, ricostruire artificialmente.
Accanto alla natura l’elemento imprescindibile è la tecnologia. Da sempre abbiamo vissuto questo binomio come antitetico, invece c’è sempre più la tendenza a integrare queste due facce della nostra realtà.
Detto questo, ci soffermiamo più volentieri su un particolare clima cromatico, su un’atmosfera composta da diverse tonalità più che su un colore unico. “Il colore dell’anno” è un’operazione commerciale eccellente, fatta da un’azienda che ha molta credibilità. Tuttavia per noi Interior Designer questo è uno spunto interessante solo come punto di partenza per il nostro lavoro.